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ITALIA, 2009 : AMNISTIA PER POLIZIA, CARCERE
DURO PER CHI È ACCUSATO DI AVERE SPACCATO UNA VETRINA..
Otto anni fa, a Genova, per le
manifestazioni contro il G8, le forze del (dis)ordine eseguirono cariche ingiustificate e pestaggi brutali,
reclusioni coatte, torture alla caserma di Bolzaneto; infine, l’irruzione ed il
massacro alla scuola Diaz, dove dormivano i manifestanti e gli attacchi ai
media centre, con il sequestro e la sparizione immediata di filmati che
riprendevano le manifestazioni di quei giorni.
Tutto quello che è successo, in
questi anni, è stato falsato e riscritto, ed oggi, sembra quasi che tutto
quello che è accaduto non abbia mai avuto luogo: in otto anni, le istituzioni
hanno costruito la loro “verità", e false ricostruzioni degli avvenimenti
sono state create ad hoc per giustificare l’operato del governo italiano e
delle “forze dell’ordine”.
I filmati, i documenti e le
testimonianze dirette, smontano pezzo per pezzo la montatura istituzionale,
rovesciandola completamente. Ma i documenti che girano nel sottobosco della vera informazione ,
delle pubblicazioni indipendenti, del tam tam telematico sono sepolti
dall’assoluto silenzio della (dis)informazione ufficiale.
Oggi, il capolavoro delle
istituzioni si sta definitivamente
compiendo.
Il tribunale di Genova ha sepolto sotto un secolo di carcere,
comminati a 10 manifestanti, un movimento straordinario che ha voluto mettere
in discussione le scellerate politiche dei padroni del mondo.
Alle violenze di quei giorni, sono seguiti
l’archiviazione dell’omicidio di Carlo Giuliani, la promozione di tutti gli
alti vertici della polizia responsabili del massacro della Diaz, la
prescrizione dei processi riguardanti le forze dell’ordine, e addirittura
l’assoluzione per De Gennaro, (ex capo della polizia, oggi direttore del Dipartimento delle Informazioni per
la Sicurezza), uno dei mandanti di quella carneficina, uno dei cervelli che
comandò i manganelli che spaccarano teste e gli spara lacrimogeni. È stato
assolto anche l’ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola, accusato
anche lui di aver indotto alla falsa testimonianza l’ex questore di Genova
Francesco Colucci riguardo all’irruzione della Polizia nella scuola Diaz .
Succede invece che 10 presunti
black block siamo diventati il capro espiatorio di tutto, un monito vivente del
fatto che da 16 a 6 anni di reclusione è il prezzo da pagare per chiunque
decide di alzare la testa.
Le pene inflitte per reati di
“devastazione e saccheggio” (anche se fosse, solo ai danni di cose materiali),
sono semplicemente “esemplari”. qualsiasi cosa abbiano o non abbiano fatto
questi 10 manifestanti in quei giorni di certo non può assolutamente nemmeno
essere messo a paragone rispetto alla violenza indiscriminata e ingiustificata
che fu messa in atto in quei giorni dall’allora compiaciuto governo su migliaia
di persone. Inoltre nessuna azione di
autodifesa può essere punita con anni di galera. Una pietra contro un
lacrimogeno, scudi di plastica contro defender, furgoni e plotoni di polizia
che effettuavano caccia all’uomo indipendentemente da quello che i manifestanti
stessero effettivamente facendo, cassonetti di spazzatura rovesciata contro chi
in quei giorni sparò e uccise!!!!!
Eppure almeno adesso qualcosa
dovrebbe muoversi:
e non solo nelle coscienze dei/delle
militanti e di chi a Genova c’era,
ma di tutti quelli/e che ogni
giorno continuano a rivendicare il loro diritto di esistere, di vivere
dignitosamente e di essere liberi/e.
Abbiamo il diritto di resistere ad
uno stato di cose che ci relega alla precarietà lavorativa ed esistenziale, che
vorrebbe costringerci all’immobilismo ed alla condizione di ricatto continuo,
sotto cui non soggiaciamo!
Continuiamo a portare avanti le
nostre vertenze e rivendicazioni, la repressione non spegnerà la nostra rabbia .
Per i 10 processati resta solo la
cassazione, poi potrebbero aprirsi le porte delle carceri.
Non vogliamo che queste condanne
restino nel silenzio, non vogliamo che qualcuno paghi per il diritto di tutti e
tutte i/le cittadini/e di questo paese di poter giustamente manifestare il
proprio dissenso alle scellerate e criminali politiche economiche, ambientali,
sociali e estere che i governi impongono su tutt* noi .
Diffondiamo l’informazione
ALZIAMO LE BARRICATE E CONTINUIAMO
A R*ESISTERE
Laboratorio Antifascista
Palermitano – lab.antifa.pa@gmail.com – labantifapa@wordpress.com