25 APRILE GIORNATA DI LOTTA!

SENZA MEMORIA NESSUN FUTURO
 
Dai più considerata come ricorrenza e negli ultimi giorni per giunta beffeggiata dai politici italiani, il 25 aprile rappresenta in realtà una giornata ricca di significato soprattutto alla luce delle novità giuridico-istituzionali che sono state introdotte negli ultimi mesi.
E’ il simbolo della sconfitta del nazifascismo in Europa, della fine del regime mussoliniano in Italia, rappresenta cioè una data importante per tutt* i cittadin* che sotto le bombe hanno perso la vita, ma lo è di più per coloro che hanno resistito e che dalle barricate hanno lanciato un No al fascismo, al razzismo, alla censura e al regime; un grido forte che riecheggia ancora oggi non soltanto nelle menti di chi ha vissuto quelle giornate più o meno direttamente, ma soprattutto nelle azioni e reazioni di chi ancora oggi, memore di un passato nero, decide di alzarsi a gran voce contro chi vuole cancellare la storia del nostro passato a forza di decreti legge, revisionismo storico e controllo dell’informazione.
 
L’approvazione negli ultimi mesi del pacchetto sicurezza si iscrive nella volontaria riconfigurazione in senso razzista-repressivo dello Stato e delle sue leggi.
Il pacchetto “insicurezza” infatti dimostra in ognuno dei suoi articoli la logica e la cultura che lo hanno ispirato. Attraverso la creazione di un vero e proprio clima di terrore (clima creato soprattutto attraverso l’uso distorto e distorsivo dei mezzi di comunicazione di massa) attorno alla figura del diverso, dell’immigrato, dello straniero, si è fatta passare una legge razzista e discriminatoria  che arriva ad ipotizzare la possibilità di denuncia da parte dei medici di propri pazienti, l’impossibilità di registrare i bambini figli di “irregolari”, l’espulsione coatta dal paese di chi qui è venuto soltanto alla ricerca di un posto di lavoro, di una casa, di un luogo dove non morire sotto mine antiuomo (molte delle quali costruite proprio dall’industria bellica italiana).
RAZZISMO
 
Ma il pacchetto prevede anche il rispetto per il “decoro urbano”, un decoro che certamente è minato non già dai licenziamenti, cassa integrazioni, precarietà e abbassamento del livello di vita e delle possibilità economiche, ma da chi la crisi economica in atto non ha contribuito a creare e che pertanto sente l’esigenza di manifestare il proprio disappunto, i propri bisogni. Una rabbia cioè normale per chi non arriva a fine mese e vive in una condizione di perenne precarietà lavorativa ed esistenziale!
Esigenze che lo Stato decide di non ascoltare, esigenze a cui lo  Stato risponde a suon di manganellate, ordinanze antisciopero, e negli ultimi giorni anche con colpi di pistola delle forze dell’ordine.
REPRESSIONE
 
Ma gli oscuri potenti vogliono anche istituire le ronde, gruppi di liberi cittadini o associazioni che hanno il compito di “segnalare” alle forze dell’ordine chi commette atti non “decorosi” o di disturbo alla quiete urbana. Tentano cioè di legalizzare le azioni di quanti in questi anni hanno covato odio e razzismo sfociati poi in violenze, aggressioni, omicidi; stanno offrendo una copertura legale a chi dalla Costituzione dello Stato non è nemmeno riconosciuto, i (neo)fascisti , cancellando con un solo decreto 64 anni di storia e resistenze.
E fanno tutto ciò servendosi di un decreto antistupro che di certo non attenuerà per nulla la percentuale degli stupri e delle violenze sulle donne.
La violenza sulle donne è MASCHILE e non etnica, e avviene per il 70% tra le mura familiari.
E in risposta a questa realtà hanno tagliato i fondi ai centri antiviolenza e continuano a ridurre i posti di lavoro, ricacciando le donne all’interno delle proprie “abitazioni – celle”, inchiodate a svolgere compiti di cura e assistenza  nel triste silenzio di chi viene costretto  a vivere alle spalle di qualcuno!
Le donne sanno cosa vogliono e non si sottometteranno a nessun ordine decoroso che le vede solo subalterne!
CONTROLLO E FASCISMO
 
Per tutto questo il 25 aprile è per noi una giornata di lotta:
–         contro la precarietà e una crisi che non abbiamo creato e che non vogliamo pagare;
–         contro uno Stato oppressivo che risponde alle nostre esigenze con repressione, controllo, ordine, cancellando i nostri pensieri e i nostri diritti giorno dopo giorno;
–         contro le ronde e il pacchetto sicurezza;
 
Per l’autodeterminazione delle donne, dei popoli!
Per il diritto ad un’esistenza senza ricatto, liberi da logiche clientelari e mafiose.
 
NESSUN CONTROLLO SUI NOSTRI CORPI, NESSUN CONTROLLO SULLE NOSTRE VITE, NESSUN CONTROLLO SULLE NOSTRE MENTI!
ORA E SEMPRE ANTIFASCISTI/E
25 APRILE PER LA LIBERTA’ E LA RESISTENZA!
25 APRILE PER LA LIBERAZIONE!
 
CORTEO ORE 18.00 PIAZZA MASSIMO
LABORATORIO ANTIFASCISTA PALERMITANO
 
Per info: labantifapa@gmail.com 
 
 
no repressione – contro il pacchetto sicurezza – no ronde – no revisionismo storico!

Dal 2005 al 2008 si sono verificate almeno 329 aggressioni
fasciste e 161 atti vandalici/danneggiamenti inneggianti al nazifascismo.

Dal 2005 sono almeno 5 i tentati omicidi, ovvero aggressioni in cui neofascisti tentano
di colpire organi vitali e i feriti versano in gravi condizioni.
Il 27 agosto 2006 viene ucciso a Focene (Roma) Renato Biagetti, accoltellato da due
giovani simpatizzanti di estrema destra.
Nicola Tommasoli, muore a Verona il 5 maggio 2008,
aggredito e picchiato da 5 neofascisti per futili motivi, perché portava i capelli lunghi.
Davide Cesare colpito da 13 coltellate inferte da un neofascista, muore la notte tra il 16 e il 17 marzo 2003.
99 attacchi a sedi di centri sociali/sedi militanti/ sedi di partiti/sindacati/ANPI
123 aggressioni a compagni, militanti, antifascisti, frequentatori di centri sociali
107 altre aggressioni (immigrati, omosessuali, testimoni di geova, giornalisti,
ragazzi)
161 atti vandalici nazifascisti/danneggiamenti/scritte e minacce personali.