CONTRO IL RAZZISMO, CONTRO IL FASCISMO PRESIDIO

 

Lunedì mattina la zona compresa tra il campo Rom, Stadio e Piazza G. Paolo II (ex P.zza A. De Gasperi), è stata tappezzata da manifesti razzisti, firmati da Forza Nuova e da altre sigle, nei confronti dei Rom del campo nomadi della Favorita e degli immigrati in genere.
Il contenuto offende la nostra sensibilità di persone, cittadini ed educatori.
Di fronte a questa esplosione di manifesta intolleranza non possiamo rimanere a guardare in silenzio.
La nostra scuola, che accoglie da 15 anni i bambini Rom e di nazionalità non italiana, intende dare una risposta di accoglienza, serenità, umanità al tentativo di diffondere paura, terrore e conseguente avversione nei confronti della comunità Rom e di tutti gli immigrati.

VENERDI’ 3 APRILE ALLE ORE 18 INCONTRIAMOCI TUTTI NELLO SPAZIO VERDE ATTREZZATO DI VIALE DEL FANTE, TRA LO STADIO DELLE PALME E IL CAMPO ROM, PER UN SIT-IN DI PROTESTA CONTRO QUESTO TENTATIVO DI DISUMANIZZAZIONE DELLA SOCIETA’ E PER LA DIFESA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UOMO.
VI INVITIAMO A DIVULGARE L’INIZIATIVA E A PARTECIPARE NUMEROSI, COINVOLGENDO SCUOLE,STUDENTI,FAMIGLIE,CITTADINI

no razzismo, no fascismo, no sessismo

 no pacchetto sicurezza

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2009/04/02/napoli-presidio-per-kante.-siamo-tutte-clandestine

ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI

 

COMUNICATO STAMPA E INDIZIONE PRESIDIO

 

Kante è una rifugiata politica della Costa D’Avorio.

Kante è una donna che ha scelto di partorire all’Ospedale

Fatebenefratelli di Napoli, in un paese, l’Italia, in cui emergono

forme di discriminazione sempre più gravi e preoccupanti.

 

Kante è stata denunciata alla polizia con un fax dal Fatebenefratelli

e il figlio neonato le è stato sottratto per quasi dieci giorni!  In

attesa "di una verifica sulla sua identità"…

Il permesso di soggiorno di Kante infatti è scaduto, mentre è in atto

il suo ricorso per ottenere l’asilo politico.

 

Ma non è questo il punto in questione: la denuncia di Kante nasce

dalla vergognosa ansia di applicare le norme contenute nel cosiddetto

"pacchetto sicurezza", come quella che annulla il divieto di

segnalazione per i migranti irregolari che vanno a curarsi o, come nel

suo caso, a partorire. Un provvedimento che fà a pezzi le regole base

del giuramento di Ippocrate e della convivenza civile.

 

Un’iniziativa illegale, quella del Fatebenefratelli, perchè il

pacchetto sicurezza non è ancora legge dello Stato e quindi vige

sempre il divieto di segnalazione. Ma anche un’iniziativa che dimostra

la barbarie che ci aspetta se venisse approvato. In questo caso non

solo per gli immigrati irregolari ci sarà il rischio di segnalazione

ed espulsione per il solo fatto di ricorrere a cure mediche, ma sarà

impossibile anche la registrazione anagrafica del bambino, con

un’incredibile condanna preventiva alla clandestinità amministrativa

per le nuove generazioni.

 

Non è un caso che questa prima applicazione illegittima del pacchetto

sicurezza avvenga proprio sul corpo di una donna,  le più esposte e

ricattabili anche all’interno della difficile condizione dei migranti

e dei rifugiati in Italia.

 

Dobbiamo mobilitarci subito, per pretendere provvedimenti immediati

contro i responsabili di quest’assurda iniziativa e per chiedere con

forza che il "pacchetto sicurezza" non sia approvato. Diritti e

dignità per tutte e tutti!

 

Giovedì 2 aprile ore 16.30

Presidio sotto l’Ospedale Fatebenefratelli

(via Manzoni, a 500 mt dalla funicolare di Mergellina)

no razzismo

http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/immigrati-4/napoli-1apr/napoli-1apr.html

 

Una strana idea di sicurezza

palestina

Lo scorso 30 Marzo, un normale Lunedì cittadino, il Collettivo Universitario

20 Luglio di Scienze Politiche ha promosso un volantinaggio informativo in

occasione della giornata nazionale del boicottaggio dei prodotti israeliani,

atto di protesta contro l’economia di uno stato che da anni

promuove azioni di guerra nei territori palestinesi. L’iniziativa si

proponeva di coinvolgere i cittadini ad un atto responsabile di consumo

critico, invitando i consumatori a non comprare alcuni prodotti ed inviare alle

aziende lettere di protesta, chiedendo l’immediata e definitiva cessazione di

ogni atto di guerra nei territori occupati. I promotori si aspettavano di

dover trascorrere un pomeriggio nel faticoso tentativo di attirare l’attenzione

dei cittadini sulle tematiche del boicottaggio, sfruttando l’occasione per

discutere con i passanti della spinosa questione palestinese.

La cittadinanza ha risposto con un inatteso interesse, ma un altrettanto

inatteso interesse è stato rivolto dalle forze dell’ordine. Il volantinaggio è

stato seguito, per tutto il tragitto dalla facoltà di Scienze Politiche alla

stazione centrale, dagli agenti della Digos; all’interno dei locali della

stazione centrale gli attivisti sono stati fermati ed identificati e giunti

davanti all’ipermercato Auchan, dove era previsto un momento informativo, sono

stati accolti da un folto presidio delle forze dell’ordine,ben assortito tra

polizia, carabinieri, vigili urbani e Digos. Gli attivisti, straniti da una

presenza così significativa di forze dell’ordine, soprattutto se comparato al

loro esiguo numero, si sono sentiti rispondere che, con le nuove norme, ogni

volantinaggio va preventivamente comunicato e autorizzato, altrimenti si

rincorre nel rischio di essere denunciati.

Il reato?Manifestazione non autorizzata. Che solerte attenzione, verrebbe da

pensare, che presente attivismo dello Stato! C’è da dormire tranquilli in un

territorio così tutelato!Eppure, gli stessi straniti attivisti filo-palestinesi

hanno appreso che proprio quel giorno, lo stesso normale lunedì cittadino, i

militanti delle organizzazioni di destra cittadina, hanno ricoperto i muri del

campo rom di manifesti razzisti e xenofobi.

Anche questi manifesti erano rivolti ai cittadini ma li invitavano, con un

grosso segnale di pericolo, a temere i rom, accusandoli di furto, aggressioni e

stupri.

Che strana idea di sicurezza!

Che strana gestione dell’ordine pubblico!

Che bizzarra città, la nostra, in cui un esiguo gruppo di pericolosi

attivisti dovrebbe essere denunciato per non aver autorizzato il loro

volantinaggio di eversivo consumo critico e tanti manifesti xenofobi incitanti

all’odio razziale, nello stesso giorno, possono essere affissi senza che

nessuno se ne accorga.

Proprio una strana idea di sicurezza!!

  

Collettivo 20 Luglio (Palermo)