5 anni di lotte del collettivo malefimmine

Alle porte del g8 e nel clima di revisionismo storico che investe tutt* noi, riteniamo vadano difesi tutti gli spazi sociali promotori di lotte, di cultura alternativa e informazione!
Non passa giorno che non venga postata su blog e che non girino e-mail con la notizia di centri sociali sgomberati o sotto sgombero, di vetri infranti, scritte e attentati fascisti. Pensiamo che l’unica arma di RESISTENZA che ci resta sia quella di creare una rete sempre più solidale e agguerrita attorno agli spazi liberati.
 
Come collettivo femminista ci occupiamo attualmente di:

1)  analizzare e combattere il fenomeno della violenza maschile sulle donne ( in tutte le sue forme ).
Una donna su tre in Italia subisce o ha subito violenza nel corso della propria vita.
Questo  è un fenomeno sociale e culturale. Cerchiamo pertanto di creare i presupposti per una diversa relazione tra i sessi, una relazione egualitaria ma che tenga conto della nostra differenza di genere.

2) antifascismo, antirazzismo, antisessismo.
Questioni negli ultimi giorni legate soprattutto alle politiche discriminatorie portate avanti dai governi, che si servono degli stupri in modo strumentale al fine di approvare leggi razziste! In tutta Italia l’8 marzo quest’anno è stata una giornata
contro il pacchetto sicurezza e contro le ronde!

3) vera informazione sulla sessualità.
Partiamo dal convincimento che conoscere se stesse  vivendo la propria sessualità in modo sicuro e consapevole renda le donne più determinate nella difesa dei propri diritti e nella rivendicazione delle proprie libertà.
La presenza in città di un’area di ascolto e di informazione sulla sessualità è una risposta alla sempre più opprimente cultura catto-repressiva che pervade la società, una non-cultura veicolata attraverso i mass media 24 ore al giorno! E’ una risposta dal basso a chi ha dei bisogni.
Un’area di ascolto e di informazione sulla sessualità non è un consultorio (sebbene in logico legame con queste strutture), ma è  uno spazio liberato, è uno spazio di Resistenza.
 
4) cerchiamo quotidianamente di far aprire gli occhi a chi si rende complice del criminale sistema di controllo su donne e uomini, in nome di una sicurezza che non si ottiene attraverso l’utilizzo di forze del disordine.
Per noi giustizia è solo quella sociale, e legalità non è la nostra risposta alla precarietà. Noi non siamo legali nella misura in cui è legale che non tutti abbiano una casa o un reddito, siamo illegali nella misura in cui è legale bombardare intere popolazioni;non siamo legali perché la  legge e le istituzioni  non tengono in considerazione i nostri bisogni e le nostre necessità. Siamo illegali per uno Stato coercitivo che ha addirittura consentito che venisse liquidato in pochi giorni il diritto – fondamentale – di sciopero!
Non siamo legali infine perché "normale" che nelle guerre la maggior parte delle vittime siano donne ( vittime non solo di bombe e mine, miseria e povertà, ma anche di aggressioni e soldati stupratori!), perché ancora oggi sui luoghi di lavoro a parità di prestazioni il salario femminile è inferiore a quello maschile;  perché è legale che molte pubblicità ( es. relish e zappalà) lesive della dignità delle donne, ci trattino esclusivamente come merce di scambio o oggetto sessuale, e restino conseguentemente ad imperare sui muri delle città nonostante siano state condotte campagne di boicottaggio.

Diffidiamo di chiunque promuova divisione o boicottaggio di centri
sociali, collettivi o lotte sociali.
Non cediamo a provocazioni fasciste, sbirresche o solo stupide!
ORA E SEMPRE ANTIFASCISTE, ECCO DOVE SONO LE FEMMINISTE!
INDECOROSE E LIBERE!
Il Collettivo Malefimmine

malefimmine