in prossimità del 25 novembre

 

 

In prossimità della giornata mondiale contro la violenza
sulle donne, vorremmo portare alla luce un esempio di violenza che passa inosservata
ai più.

Riferiamo infatti della perenne presenza sui muri d’ingresso
degli ospedali di scritte offensive per le donne, quasi sempre, per di più,
siglate da croci celtiche o simboli politici che richiamano chiaramente al
fascismo!

Gli ospedali, e gli avamposti sanitari in genere, sono
strutture pubbliche aperte a tutt*, che hanno il compito, sancito per legge, di
recare ausilio e giovamento agli/alle utenti, e ci chiediamo onestamente come
sia possibile che da anni sui muri dei più grossi centri ospedalieri della
città vi siano scritte come: “donne assassine”, “aborto legalizzato, assassinio
di stato” e similari.

Riteniamo la presenza di tali scritte lesive della nostra
dignità, della nostra capacità di scelta, delle nostre sofferenze.

Per questo abbiamo deciso in prossimità del 25 novembre di
iniziare un’opera di pulizia dei muri della città in generale, degli ospedali
in particolare.

Non possiamo più accettare alcuna violenza sulle donne sia
essa domestica, sia essa compiuta da estranei, sia sia essa di Stato in ogni
sua forma:psicologica, fisica, economica,ecc…

L’appuntamento è sabato 14 novembre davanti l’ingresso
dell’ospedale Civico alle ore 12.30.

Con questa giornata cerchiamo di riprenderci i nostri spazi
di vita e di rivendicare uno Stato più laico, con servizi e strutture a misura
anche di donna, in cui la sessualità femminile non sia vissuta come un tabù
peccaminoso, ma come espressione della nostra differenza di genere.

Per questo lanciamo in città anche la campagna “obiettiamo
gli obiettori”, puntando la nostra attenzione sui diritti spesso negati, come
quello di vivere una sessualità libera e consapevole, iniziando una capillare campagna
d’informazione, a partire dalle scuole, sull’utilizzo degli anticoncezionali e
sulle malattie sessualmente trasmissibili.

Collettivo Malefimmine

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