COMITATO DI DIFESA

All’acuirsi delle contraddizioni, del disagio e della conflittualità sociale, il governo risponde con politiche repressive sempre più violente nei confronti dei nostri bisogni e della rivendicazione di diritti quali, casa, istruzione, libertà di espressione, spazi sociali e lavoro.

In molte città, ormai da tempo, si vedono i risultati di politiche sul territorio fallimentari, di  sperperi e malfunzionamento; si subisce la mancanza di servizi e fondi per l’istruzione, l’ aumento della precarietà e della disoccupazione.

Palermo si uniforma alle politiche repressive nazionali

Nell’ultimo anno l’ex questore Marangoni, e la questura di Palermo hanno tentato di reprimere  tutte le forme di dissenso e di arginare in maniera violenta la crescita esponenziale dei movimenti in città.

A gennaio lo sgombero del Laboratorio Z con tanto di carica e fermi (subito rilasciati), a giugno lo sgombero di Casa Guzzetta (un’esperienza di occupazione a scopo abitativo).

Il 3 ottobre la censura alla libreria AltroQuando durante la visita del papa e infine giorno 9 ottobre  l’attacco ingiustificato agli studenti da parte della polizia davanti al liceo  Umberto I.

Gli  studenti, universitari e liceali, stavano distribuendo dei volantini per denunciare le ripetute aggressioni, ai danni di ragazzi e ragazze della scuola, da parte di esponenti di Casa Pound.

In pochi  minuti sono arrivate le forze di polizia, che hanno intimidito e aggredito senza ragione gli studenti. Il risultato dell’azione repressiva è stato di 6 persone fermate, di cui 3 arrestate e trattenute più di 2 giorni in cella di isolamento, poi processate per direttissima e lasciate libere dal tribunale, dove è stata dichiarata l’illegittimità dell’arresto.

Molti dei ragazzi e dei passanti che si trovavano all’interno della scuola, o nelle vicinanze, hanno subito minacce verbali e aggressioni fisiche da parte di polizia e DIGOS , soprattutto affinché cancellassero i video di testimonianza fatti con i cellulari.

La questura ha dichiarato falsamente di essere intervenuta per fermare gli scontri che si erano creati tra  Antifascisti e Casa Pound; ma nessun esponente di Casa Pound era presente in quel momento e non era in corso alcuna colluttazione.

L’ormai ex questore Marangoni è stato trasferito, quasi promosso alla piazza più grande di Milano. Hanno calcato troppo la mano e lo spostamento del questore è simbolico di ciò; tuttavia pensiamo che il problema non sia un singolo questore ma le direttive nazionali che hanno dato mano libera alle questure locali di reprimere qualunque forma di protesta e dissenso, qualunque voce fuori dal coro della succube sopportazione ed hanno dato ai sindaci potere di “sceriffi”.

Gli arrestati, grazie alla mobilitazione di  centinaia di studenti (molti dei quali arrivati davanti al tribunale in corteo), sono stati rilasciati.

Il processo però sarà lungo e ci vorrà l’ impegno di tutti e tutte per sostenere i compagni e per raccontare la verità su quello che è successo quel giorno, affinché  tutto ciò non si ripeta più. Gli avvenimenti del nove ottobre non sono  un evento isolato. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a ripetuti attacchi alla libertà di espressione e di informazione. Eventi che diventano ancor più preoccupanti se avvengono nei pressi di una scuola, luogo che è stato e che deve continuare ad essere centro nevralgico di saperi  e di acquisizione della cultura di diritti sanciti dalla Costituzione.

Chiunque volesse contribuire alla Cassa di Resistenza per il pagamento delle spese legali può farlo direttamente tramite il Conto Corrente  IT23I06175045000007604380 carige  (causale: SPESE LEGALI 9 OTTOBRE)    o contattando i seguenti indirizzi mail: comitatodidifesapa@autistici.org

Comitato di difesa